E’ reato parcheggiare l’auto nel posto assegnato a un utente disabile

 E’ reato parcheggiare l’auto nel posto assegnato a un utente disabile

 

E’ quanto emerge dalla sentenza n. 17794/2017 della Corte di Cassazione, V Sezione Penale, depositata il 7 aprile 2017, che ha respinto il ricorso dell’imputato, ritenendolo colpevole del delitto di violenza privata previsto dall’art. 610 del codice penale avendo parcheggiato la sua autovettura in uno spazio espressamente assegnato ad un singolo utente disabile, affetto da gravi patologie e, in tal modo, impedendogli di usufruire del parcheggio riservatogli dal Comune.

L’imputato aveva eccepito a sua difesa che il parcheggiare l’autovettura in uno spazio riservato non equivale ad impedire intenzionalmente la marcia ad una autovettura, che è il caso in cui la Suprema Corte aveva ritenuto concretarsi il delitto di violenza privata, anche in considerazione che il disabile avrebbe potuto parcheggiare in un altro spazio. Con un secondo motivo, l’imputato ha eccepito l’insussistenza degli elementi oggettivi del delitto contestato, nel senso che costituisce violenza privata la condotta di chi impedisce la marcia di un’altra autovettura, condotta diversa da quella contestata.

La Corte di Cassazione, disattendendo tutte le eccezioni sollevate, ha ritenuto che l’imputato abbia impedito all’avente diritto di parcheggiare la propria auto ponendo la propria autovettura negli spazi riservati, con la piena consapevolezza di quanto andava facendo non avendo, peraltro, neppure affermato di non aver visto la segnaletica orizzontale e verticale che segnalava lo spazio riservato al disabile.

Tale comportamento fa anche sussistere, secondo la Corte, anche l’elemento soggettivo del reato in considerazione del fatto che l’imputato, avendo vista la segnaletica, era pienamente cosciente di lasciare l’autovettura in un posto riservato ad una specifica persona. Peraltro, l’occupazione dello spazio non era durata pochi minuti, ma si era protratta dalle 10.40 della mattina sino alle 2.00 di notte quando l’autovettura è stata rimossa coattivamente dalla polizia municipale.

Diverso sarebbe stato il caso, precisa la Corte, di occupazione di un posto auto genericamente dedicato al posteggio dei disabili, in quanto, tale fattispecie avrebbe integrato la sola violazione del Codice della strada che punisce con sanzione amministrativa chi parcheggi il proprio veicolo negli spazi riservati genericamente alla sosta di veicoli di persone invalide.

Pertanto, la Corte, respingendo il ricorso e quindi confermando le sentenze di primo e secondo grado che avevano ritenuto colpevole il ricorrente, lo ha condannato anche al pagamento delle spese processuali.

La sentenza ci induce, pertanto, a prestare attenzione a dove si parcheggia la propria autovettura, tenendo presente che il reato di violenza privata prevede la pena della reclusione fino a quattro anni.

(L.B.)

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Redazione Tutto Sud News

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