“Il futuro è di seta”: un importante progetto di sviluppo e lavoro che sarà presentato a Catanzaro da Club UNESCO e CONSOLIDAL

 “Il futuro è di seta”: un importante progetto di sviluppo e lavoro che sarà presentato a Catanzaro da Club UNESCO e CONSOLIDAL

“Il futuro è di seta” è questo il titolo dell’interessante progetto che sarà presentato a Catanzaro il prossimo 24 aprile, con inizio alle ore 10,30, a Piazza Matteotti, nei locali, di recente ristrutturati, dell’ex Stac.

La prima fase è ideata e promossa a livello culturale dal Club per l’UNESCO di Catanzaro, con il supporto della Sezione di Catanzaro della Consolidal E.T.S. (Associazione nazionale di promozione sociale) e in collaborazione con l’ARSAC (Azienda Regionale di Sviluppo Agricolo Calabria).

Il progetto sarà illustrato dall’arch. Teresa Gualtieri e dall’arch. Angelo Alcaro. Interverranno: l’arch. Emilio Minasi della Sovrintendenza ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio di CZ, CS e KR; la dott.ssa Patrizia Nardi, esperta valorizzazione patrimonio culturale e candidature UNESCO; il dott. Antonio Di Leo e il dott. Saverio Filippelli del Centro Sperimentale Dimostrativo ARSAC di Mirto Crosia; la dott.ssa Luigia Iuliano del Centro sperimentale Dimostrativo ARSAC di Lamezia Terme; il dott. Silvano Molfese del Centro Divulgazione Agricola di Catanzaro.

Attraverso la proposizione del progetto le associazioni promotrici intendono perseguire finalità di interesse sociale, sollecitando la ripresa di quell’antica, brillante e gloriosa arte della seta che per decenni ha costituito il vanto della città di Catanzaro, riscoprendo e valorizzando la forza di questa importante tradizione storica, per creare una nuova produzione di eccellenza nei tempi moderni.

Il progetto che prende le mosse dalla mostra sulla tradizione dell’arte serica del secolo scorso, organizzata dalle stesse associazioni lo scorso anno, sempre a Catanzaro, e che ha avuto un grande successo, intende perseguire varie finalità di interesse sociale:

  • far riscoprire una tradizione di eccellenza, un passato luminoso nel quale le tessiture dei territori calabresi erano conosciute in Europa (damaschi, paramenti sacri….);
  • valorizzare l’arte della seta quale “saper fare artigiano” in sintonia con i principi della Convenzione UNESCO del Patrimonio Immateriale -2003;
  • accendere una “scintilla” per sollecitare le comunità locali e le istituzioni a programmare la ripresa di una attività produttiva che possiede la forza di una importante tradizione storica, per una nuova produzione di eccellenza nei tempi moderni, un progetto di filiera della tessitura (dal baco alla seta), che si fondi sul percorso storico, per generare occupazione di qualità, startups e collegamenti innovativi con le università, per aprire finestre culturali sul mondo globale e contribuire alla ricostruzione di un’identità perduta;
  • realizzare percorsi educativi e formativi anche  per i giovani;
  • promuovere progetti di conoscenza, catalogazione e valorizzazione del patrimonio tessile serico, anche attraverso partner iati con specifiche associazioni culturali;
  • promuovere relazioni con operatori della seta anche al di fuori della Calabria;
  • favorire il dialogo multiculturale seguendo  le “vie della seta” nel mondo.

 L’avvio del progetto operativo 2018 sarà di livello culturale, avendo come obiettivo la sensibilizzazione delle persone per un impegno condiviso  finalizzato alla ripresa della produzione della seta, organizzando la filiera completa “dal baco alla seta”.

Al fine di agevolare ed incoraggiare la ripresa della coltivazione del gelso e dell’allevamento del baco per la produzione dei bozzoli, nel corso della presentazione del progetto, verranno forniti gratuitamente i telaini con i “semi-uova ” di baco ed il gelso, previa opportuna illustrazione delle modalità da seguire per la crescita del baco; la durata del processo di formazione del bozzolo è 60 giorni.

Si tratta del metodo tradizionale di allevamento che numerose famiglie svolgevano nelle proprie case, come è già emerso parlando dell’argomento a Catanzaro ed in varie realtà territoriali calabresi.

Successivamente verrà organizzato a Catanzaro l’evento “Fiera della seta” per creare una possibilità di confronto tra chi ha provato ad allevare il baco per la prima volta,  divulgare il progetto e promuovere, anche con il supporto di testimonial (stilisti, produttori nazionali ed esteri, designers…) le azioni previste dal progetto: coltivazione dei gelsi, bachicoltura, filanda, laboratorio tessile/sartoria e confezionamento, corsi di formazione per tessitori, designers e stilisti.

All’interno della fiera sarà anche possibile vendere i bozzoli per far conoscere la produzione locale.

Le fasi successive saranno attivate dagli operatori che avranno condiviso l’idea promossa di ripresa dell’Arte Serica partendo da Catanzaro ma con l’obiettivo di estendere l’iniziativa in altre realtà calabresi.

Nella fase di avvio della produzione della tessitura, in attesa di formare nuovi  operatori, si utilizzeranno tessitori ed esperti già presenti in Calabria.

Il Club per l’UNESCO di Catanzaro continuerà ad offrire la disponibilità per consulenza culturale sulla storia dell’arte serica e sulle Vie della Seta nel mondo.

L’auspicio di Club Unesco e Consolidal è che il progetto desti  consensi ed entusiasmo e che, sulla base dei diffusi ricordi di una tradizione ancora viva, si realizzi concretamente una adesione sempre più numerosa attivando un motore di ricostruzione di una identità eccellente al momento perduta e una importante occasione di sviluppo e di un lavoro per i giovani. D’altronde lo slogan del progetto è: Costruiamo insieme un futuro già conosciuto…..un progetto aperto a tutti per lo sviluppo sostenibile di Catanzaro e della Calabria – I giovani protagonisti della società futura!!!

Un progetto sicuramente ambizioso, ma fattibile e sostenibile, se ne sarà colta la grande valenza e se le istituzioni e gli operatori privati si impegneranno concretamente. Certo la buona volontà degli organizzatori e il loro fattivo impegno e caparbietà dimostrati in altre occasioni, fanno ben sperare che potranno cogliersi i risultati attesi.

Nell’area museale dell’ex Stac è stata anche allestita la mostra “La Calabria attraverso le stampe antiche”, a cura del Club per l’UNESCO.

Luigi Bulotta

 

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Redazione Tutto Sud News

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