Scintille Renzi-Travaglio, scambio di accuse e di denunce

 Scintille Renzi-Travaglio, scambio di accuse e di denunce

L’ex premier Matteo Renzi , ospite della trasmissione “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber ,  si scaglia contro i media , in particolar modo sul Fatto Quotidiano ed il suo direttore Marco Travaglio che, a suo dire, in merito alla vicenda Consip ha scritto cose inesatte sul padre Tiziano: ” se Travaglio , ha detto Renzi,  riconoscesse che ha scritto cose inesatte su mio padre  ma poi, se non le riconosce qui lo riconoscerà in tribunale, visto che ieri è scappato dal tribunale di Firenze dove era stato chiamato per l’udienza di conciliazione visto che gli è stato chiesto da mio padre  300.000 euro di danni però Travaglio, talvolta, più che il “Fatto Quotidiano” fà  il “falso quotidiano” ma questo è un problema suo,  io dei falsi non voglio interessarmi,io mi limito alla questione politica, se vogliono attaccarmi giochino pulito…il tempo del buonismo è finito…io sono pronto chiedere tutti i risarcimenti del danno…la parte di quello che sta buono è finita …”. La risposta del direttore del “fatto Quotidiano” non si è fatta attendere ed  a nome della testata, ha replicato in una nota all’Ansa: “Con grave sprezzo del ridicolo, il signor Matteo Renzi a Otto e mezzo tenta di spostare l’attenzione dalle indagini – che coinvolgono suo padre e vari suoi amici – sul Fatto quotidiano, che ha l’unico torto di raccontarle”. “Con grave sprezzo della verità – aggiunge – il signor Renzi sostiene che mi sarei sottratto a un’udienza di conciliazione nella causa civile intentata da suo padre al Fatto quotidiano e al sottoscritto per alcuni articoli che riferivano spiacevoli (per lui) verità: si trattava invece di un’udienza di comparizione delle parti, che richiedeva esclusivamente la presenza degli avvocati. Con grave sprezzo del diritto, infine, il signor Renzi dimostra una scarsissima conoscenza della giurisprudenza (in cui peraltro risulterebbe laureato), asserendo che io sarei ‘scappato’ dal Tribunale di Firenze. Si informi presso i suoi avvocati o si trovi qualcuno che capisca di leggi e scoprirà che nelle cause civili non è prevista la presenza dei denunciati, ma solo dei loro avvocati, trattandosi di processi che si celebrano in camera di consiglio sulla base di atti scritti”.Travaglio conclude ricordando di avere “una lunga esperienza di cause civili, intentatemi da personaggi ben più preoccupanti di lui e del suo babbo, per esempio dal suo co-riformatore costituzionale Silvio Berlusconi che a suo tempo ci provò più volte e uscì regolarmente sconfitto”. “Non ho avuto paura dei Berlusconi, dei Dell’Utri, dei Previti – dichiara il direttore del Fatto – figurarsi se mi spaventano le minacce di questo bulletto e della sua famigliola. Quando sarà denunciato da me e dal Fatto Quotidiano, da lui diffamato come ‘Falso quotidiano’, non mi meraviglierò della sua assenza dal tribunale né lo accuserò di ‘scappare’: preferirò credere che abbia finalmente deciso di mantenere la leggendaria promessa di ritirarsi a vita privata in caso di sconfitta al referendum costituzionale. Sconfitta che, casomai gli fosse sfuggita, si è verificata il 4 Dicembre scorso”.

Fonte fotografica:tgcom24news

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