Operazione “Big Bang”: il P.M. ha chiesto la conferma delle condanne
51 anni dalla morte di Che Guevara, simbolo di ogni rivoluzione
Ricorre oggi il 51esimo anniversario della morte del “Che”. Ernesto “Che” Guevara fu ucciso il 9 ottobre del 1967 in Bolivia all’età di 39 anni anche se a Cuba il giorno del “guerrigliero eroico” si celebra ogni 8 ottobre, giorno della sua cattura in un piccolo villaggio della Bolivia. A Santa Clara, città situata a 300 km a est della capitale cubana riposano, in un grande mausoleo sotterraneo, i resti del comandante della Rivoluzione .
Ernesto “Che” Guevara nasce il 14 giugno 1928 a Rosario, in una famiglia della borghesia argentina. Una laurea in medicina, conseguita nel 1953 , viaggia molto in America Latina in bicicletta e moto dove viene a conoscenza della miseria in cui vivono le persone più povere di quel continente, in particolare delle comunità indigene. Nel 1955, incontra Fidel Castro in esilio in Messico e si unisce ai ranghi dei rivoluzionari cubani nella guerra contro Batista. Dieci anni dopo, si allontana da Cuba e Castro per combattere nuovamente e portare la rivolta in particolare in Africa:” Altre parti del mondo reclamano la partecipazione dei miei modesti sforzi . Io posso fare quello che tu ti stai negando per la tua responsabilità nei confronti di Cuba, ed è arrivato il momento di separarci. La lettera, scritta a Castro, è conclusa con la celebre frase: “Hasta la victoria siempre” ( “fino alla vittoria, sempre!”).
Seguirono mesi in Congo durante i quali cerca, senza successo, d’imporre la rivoluzione armata prima d’impegnarsi nell’ultima impresa da guerrigliero in Bolivia.
I suoi ritratti sono onnipresenti a Cuba ma ,ormai, in tutto il mondo. La sua immagine , opera del fotografo cubano Alberto Korda, da anni adorna le pareti di generazioni di studenti che vedono in lui il simbolo della ribellione.