Il ricordo del magistrato Emilio Ledonne: una vita spesa per la giustizia

 Il  ricordo del magistrato Emilio Ledonne: una vita spesa per la giustizia

Emilio Ledonne, se n’ è andato, se n’ è andato in punta di piedi con la semplicità e modestia che ha caratterizzato la sua vita, doti tipiche dei grandi uomini ed Emilio Ledonne, Mimì, per parenti e amici, è stato veramente un grande sia come magistrato, che come uomo. Era un gigante di sensibilità, di umanità, disponibile con tutti, pronto ad aiutare, a dare consigli; ma è stato un gigante anche come magistrato: altamente preparato, serio, integerrimo, di grande e variegata cultura. Un punto di riferimento in ogni settore dell’attività giurisdizionale e lo era anche per quelli che operavano in settori diversi, che non mancavano di rivolgersi a lui , per risolvere problemi di carattere interpretativo, così come lo era per gli avvocati i quali non esitavano ad interpellarlo, per carpirgli un parere su questa o quella questione di ordine generale. E’ stato un esempio e un maestro per tanti giovani magistrati che hanno avuto la fortuna di compiere con lui una parte del loro tirocinio, riportandone impressa, insieme all’umanità ed all’acutezza degli insegnamenti, un’immagine indelebile di come lavora e si comporta un giudice. Amava la giustizia, quella vera, e, alla giustizia, ha dedicato la sua vita.

Non era un magistrato comune, aveva una grandissima preparazione giuridica, un fortissimo intuito nell’applicare le norme ai casi concreti, tutto ancorato ad una solida piattaforma culturale e ad un’alta sensibilità umana. Ha vissuto il proprio ruolo di magistrato con la massima efficienza, con capacità organizzativa nel gestire i propri fascicoli. Nell’assumere le decisioni, aveva come faro la Costituzione, il buon senso, la ragionevolezza, l’ aspirazione alla giustizia sostanziale nello svolgimento del proprio lavoro. Ha sempre guardato oltre il proprio orticello, verso l’efficienza complessiva e la trasparenza dell’ufficio, non monade isolata, quindi, ma protagonista e guida verso il migliore e più corretto funzionamento della giustizia.

Era una fonte di ispirazione costante, non solo di un modo di lavorare, con dignità e riservatezza, ma anche di un modo di essere. Era una porta sempre aperta a quanti cercavano consiglio e confronto, sempre disponibile ad ascoltare, con un sorriso paziente, accogliente e rassicurante, su tutto, e non soltanto su temi che riguardavano il diritto,ma anche su questioni di carattere personale e di vita.

Dolce, riservato, tanto umile quanto determinato e autorevole. Una persona che senza dire troppe parole riusciva a farsi voler bene da tutti. La sua conversazione mai era banale. Era, anche, un relatore ambito, apprezzato, ricercato da tutti.

Ricordo i convegni organizzati dalla mia associazione ai quali ha partecipato varie volte come relatore e riusciva a coinvolegere e ad emozionare l’uditorio; apriva e conduceva l’argomento in modo convincente, chiaro, persuasivo, innovativo e profondo. Il pubblico lo seguiva con attenzione senza mai distrarsi.

Ho provato grande dispiacere quando ho appreso la triste notizia della sua malattia. Da grande uomo qual’era, ha preferito non raccontare quasi a nessuno il male che lo affliggeva, semplicemente per non leggere la sofferenza negli occhi delle persone che gli volevano bene. Non ha voluto far rumore neanche quando ha capito che la vita lo stava tradendo, anzi, le ha sorriso, porgendole la mano e l’ha seguita lasciando alle spalle la sua adorata moglie che gli è sempre stata a fianco e lo ha amorevolmente assistito fino all’ultimo respiro,insieme ai suoi diletti figli e tutti noi. E adesso? Adesso è il momento del dolore, delle lacrime, delle domande senza risposte. Siamo rimasti senza parole, inermi, svuotati.

Oggi  mi ritrovo a scrivere queste poche righe per cercare di colmare il vuoto dell’affetto che mi ha sempre profuso, della sua vicinanza, dei suoi consigli.

 Ho letto tantissimi messaggi di colleghi, amici, di quanti ha incontrato lungo la strada. Scorrerli uno dopo l’altro mi ha riempito il cuore e, con gli occhi colmi di emozione, lo immagino camminare verso l’orizzonte con il suo immancabile e rassicurante sorriso, con il suo incedere elegante, tranquillo e sicuro. Rimarrai sempre nei cuori di quanti ti hanno conosciuto e stimato.

                                                                      Avv.Luigi Bulotta

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