La notte magica di Lorenzo Insigne

 La notte magica di Lorenzo Insigne

Il Napoli schiaccia lo Shakhtar Donetsk con un pesante 3-0 ma , diciamolo con onestà, ben pochi avrebbero scommesso, dopo i primi 45′, che la partita sarebbe finita con  questo risultato finale. Poche volte( Manchester City a parte) si era visto in questa stagione un Napoli  così contratto, impacciato tra le mura amiche e, certamente, nessuno si sarebbe aspettato che lo Shakhtar affrontasse  l’impegno del San Paolo in modo così spavaldo: pressing asfissiante a tutto campo, manovre veloci, palleggi di prima, difesa alta ed in linea perfetta , ripartenze supersoniche, questo il quadro che si è presentato agli occhi degli spettatori napoletani. Ma il Napoli di quest’anno, lo si è detto più volte,  è una squadra diversa, sicuramente più matura e psicologicamente più solida , non si è fatta intimidire dagli ucraini, ha macinato con pazienza il suo gioco , non si è lanciato allo sbaraglio alla ricerca del vantaggio, ha atteso l’attimo giusto per colpire; eh si, perchè quando in squadra hai dei giocatori come Lorenzo Insigne questo lusso te lo puoi permettere, perché sai che prima o poi qualcosa succede e perché sai, anche,  che lo Shakhtar non può reggere quei ritmi di gioco forsennati per tutto l’incontro e così è avvenuto: i ragazzi di mister Sarri sono entrati, alla ripresa del gioco, con un piglio diverso, più decisi, man mano che passavano i minuti hanno cominciato a schiacciare gli avversari costringendoli a barricarsi davanti all’area di rigore e poi ci ha pensato lui , Lorenzo il Magnifico, con una magia da lasciarti a bocca aperta come un bimbo davanti al regalo di Natale , il solito tiro a giro che si va ad infilare all’incrocio dei pali , suo marchio di fabbrica , che tutti i portieri conoscono ma che,puntualmente, finisce in rete .  Lo Shakthar , come avrebbe detto magistralmente Lucio Battisti, vede “la sua fine su quel viso”  di Insigne che, raggiante,  va a prendersi l’ovazione del pubblico napoletano. Gli ucraini provano a reagire ma non hanno più le gambe e la lucidità del primo tempo, il Napoli ha giocato come il gatto fa con il topo, facendoli sfogare per poi colpire  nel momento giusto, ormai è padrone del campo, ha cambiato marcia ed il secondo( al termine di uno splendido scambio Mertens-Zielinski) e terzo goal sono la giusta conseguenza di un dominio riconquistato e di un crollo fisico, tecnico e  psicologico degli avversari. La gara finisce così, con un  3-0 che ristabilisce la giusta differenza tra queste due squadre, perchèéora il Napoli ha imparato a giocare fino al 90′ e poi con quell’Insigne…..

D.G.

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