Operazione “Big Bang”: il P.M. ha chiesto la conferma delle condanne
La “remontada” della Roma vale la semifinale di Champions League
Davide che batte Golia, “l’Invincibile Armada” che affonda nella acque del Tevere, una storia che ogni tanto si avvera e rende il gioco del calcio, probabilmente, il più affascinante tra gli sport, dove non è mai tutto previsto e dove, come diceva spesso il saggio Trapattoni, non bisogna mai ” dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Ieri sera la squadra catalana ha fatto questo errore rimanendo con il sacco vuoto, convinta di una superiorità presunta e mai dimostrata nell’arco dei 90′ della partita di ritorno e ritorna a casa con le pive nel sacco. La Roma ha creduto nell’impresa sin da quando è entrata in campo e ha sfornato una prestazione esemplare trascinata dai suoi migliori uomini, Dzeco e De Rossi su tutti, ha macinato gioco con vigore e lucidità, spianandosi la strada verso la vittoria con un goal dopo soli sei minuti del suo alfiere bosniaco, segnale beneaugurante di una serata che di lì a poco si sarebbe trasformata in leggendaria. Il Barcellona si è opposto giochicchiando una partita sterile, indisponente e senza anima convinta che avrebbe retto l’urto fino alla fine , forte del vantaggio di tre reti in più segnate nella gara di andata senza fare i conti con l’orgoglio, il furore agonistico dei giallorossi e dell’Olimpico che con un tifo assordante ha trascinato i propri gladiatori verso quell’impensabile “remontada” simile a quella che i catalani avevano inflitto , negli ottavi di Champions, al Paris SG la scorsa stagione, ribaltando così, con il 3-0 del ritorno il 4-1 della partita di andata. Messi, immenso campione, dimostra ancora una volta di avere, però, un tallone di Achille nella personalità e di essere incapace di incidere nelle partite che contano a differenza del suo eterno rivale Cristiano Ronaldo. Il Barcellona aveva perso in questa stagione, fino a ieri sera, una sola partita in tutte le competizioni e lo schiaffo ricevuto all’Olimpico e la dimostrazione più solare dell’impresa compiuta dai ragazzi di Di Francesco. Onore alla Roma, quindi, che passa in semifinale meritatamente e si gode una notte speciale, una notte magica che restera scolpita nella sua storia.