Stiamo calmi!

 Stiamo calmi!

Era nell’aria, c’era da aspettarselo ed è successo. Dopo mesi e mesi in cui televisioni e giornali non hanno fatto altro che dare spazio e voce a medici che, pur di fare le star davanti alle telecamere, anzichè invitare la gente alla sobrietà ed alla prudenza, hanno minimizzato il fenomeno coronavirus, qualcuno quasi negando l’esistenza, altri lanciandosi in distinguo fortemente tecnicistici e di difficile comprensione, dimenticando o volendo dimenticare che l’uditorio era costituito da circa 50 milioni di persone assolutamente prive di cultura scientifica , ci si trova a commentare di caos e ribellioni.

Scienziati o pseudo tali, medici, ubriacati da improvvisa popolarità e spinti da un narcisistico desiderio di diventare star, hanno dimenticato il dovere di sobrietà, la responsabilità che quel titolo di dottore in medicina e quel camice bianco indossato impone di avere non solo tra le corsie di un ospedale, nei laboratori e nei propri studi professionali ma anche fuori , soprattutto, quando si fa comunicazione a cittadini ( pazienti) che pendono dalle loro labbra e dalle loro parole traggono poi i propri comportamenti.

Ho iniziato puntando volutamente il dito verso di loro perchè, purtroppo, il nemico numero uno è invisibile ma conosciuto, è un virus e per logica conseguenza i necessari punti di riferimento, i soldati di prima linea sono i medici ed a loro spettava e spetta il duro compito di trovare la soluzione ma anche di gestire la comunicazione in modo chiaro ed univoco.

Mi auguro che questa gente sparisca quanto prima dagli studi televisivi!

Ma la politica, almeno una parte, come al solito, non ha perso occasione di mostrare il peggio di sè: quelli che “il covid non esiste” e poi ” non si sta facendo nulla per combatterlo”, quelli che “non si può uccidere l’economia” e poi ” il lockdown è stato deciso troppo tardi”, quelli che il lunedì mascherina si e martedi’ mascherina no”.

Quelli che “occorre aprire le scuole” ed una volta aperte “bisogna fare la didattica a distanza”, quelli che “il reddito di cittadinanza è una follia che alimenta i nullafacenti” e poi “il lockdown uccide l’economia e quindi occorre inviare a tutti un bonifico di almeno 2.000 euro a famiglia , tutto e subito” , alimentando così le aspettative della povera gente sull’orlo della disperazione senza specificare, però, come e da dove dovrebbero uscire questi soldi, senza specificare, anche, che non siamo un paese robusto economicamente, non siamo la Germania, la Francia, la Danimarca ecc. ma uno stato con un debito pubblico che è arrivato a coprirci fino alla gola e che questi sussidi altro non sono che accumulo di ulteriore debito pubblico, quindi soldi presi in prestito e che la nostra generazione e non solo le prossime, una volta finito il pericolo covid, dovrà pagarlo con lacrime e sangue, non chissà quando ma domani.

Quindi, prima di chiedere, dovremmo riflettere bene sulle conseguenze di simili scelte e la politica, che cavalca queste scelte soffiando sul fuoco, dovrebbe informare compiutamente, forse così saremmo nelle condizioni di capire perchè un governo responsabile ci pensi mille volte prima di distribuire una valanga di soldi a pioggia. In politica certi comportamenti e certe tattiche sono comprensibili ma non in questo momento!

Quelli che, ossessionati dal desiderio di riconquista del potere e dei posti di comando, hanno prima cercato, invano, di dare una spallata a questo esecutivo e da settimane invocano un “governo di solidarietà nazionale” perchè depositari delle soluzioni a problemi in buona parte creati da loro negli anni passati.

Si potrebbe continuare per ore con questo elenco di nefandezze, di comportamenti scorretti, portati avanti incuranti del momento drammatico che il paese sta vivendo.

Un periodo che avrebbe richiesto, invece, che per un pò fosse seppellita l’ascia di guerra , la creazione di un reale clima di serenità, di unità d’intenti e non una falsa offerta di collaborazione farcita sempre di insulti ed accuse di inefficienza e quindi inaccettabile.

Non ci si sorprenda , quindi, che caos chiami il caos e le scene di ieri notte a Napoli inaspettate, che il malcontento di una fascia di commercianti, in difficoltà da settimane, fosse nell’aria ed il peggiorare della situazione sanitaria, con conseguente prospettiva di lockdown, malsopportata da questa categoria.

Ma sarebbe troppo semplicistico giudicare gli eventi di ieri catalogandoli come spontanea reazione dei commercianti in difficoltà di fronte alle scelte prospettate dal governatore De Luca.

Ieri notte per strada ci stava ben altro ed a chi conosce un minimo la realtà cittadina è saltato subito agli occhi: la manifestazione di quella povera gente, scesa in piazza per sfogare la propria frustrazione, è durata ben poco, diventando velocemente minoranza per poi andar via perchè scalzata e fatta fuori inizialmente dai centri sociali e poi da teppisti scesi dai quartieri popolari della città, Sanità , Pallonetto, Quartieri Spagnoli misti alle frange più estreme della politica ed Ultras violenti abituati alla guerriglia pre e post partita.

La gente incapucciata che ha incendiato i cassonetti, lanciato petardi, picchiato giornalisti e forze di polizia non erano commercianti esasperati.

Quella gente , sobillata sicuramente anche dalla camorra che vede in pericolo i propri traffici criminali ( pizzo, spaccio d stupefacenti ecc) colpiti duramente dal lockdown e dalla chiusura dei negozi , era lì a fare guerriglia per altri scopi.

Occore quindi stare calmi, non fare da paravento a chi si serve della gente per bene per perseguire scopi criminali e non farsi, quindi, manipolare da chi ha interesse a creare il caos e mettere all’angolo chi ci sta governando tra mille difficoltà, è necessario affrontare questo momento drammatico con la massima prudenza e serietà.

Verrà il momento della verità, il tempo è galantuomo, la storia ci dirà chi avrà fatto le cose per bene e chi avrà maggiormente sbagliato, chi era in buona e chi in mala fede.

Il popolo italiano ed i napoletani in particolare, hanno storicamente dimostrato di dare il meglio nei momenti difficili, di essere i migliori , adesso è l’ora di dimostrarlo!

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Redazione Tutto Sud News

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