Domani si terrà alle ore 10.00, in via Anfiteatro n.92 a Taranto, la presentazione del Progetto “Fabula”, il primo “Baby Pit Stop” per le mamme tarantine.

Interverranno la presidente dell’UNICEF Taranto, Annamaria Petrera, la presidente dell’associazione di volontariato “Simba”, Deborah Cinquepalmi, le imprenditrici Clara Venturo e Marilena Brunetti, titolari di Fabula, e Gianluca Lomastro, fondatore del network Made in Taranto.

Questo progetto vuole  seguire l’esempio lanciato in altre città come Milano, Verona, Modena, Pescara e Siena, dove all’interno degli uffici comunali sono state allestite aree “Baby Pit Stop”, strutture materne dedicate all’infanzia in cui  le donne possono rilassarsi e i bambini “fare il pieno… di latte”.

Da tempo l’UNICEF ha varato a livello nazionale il progetto “Baby Pit Stop: una sosta sicura per allattare al seno” che prevede la realizzazione sul territorio italiano di oltre 100 aree dedicate alle mamme che devono rispettare i tempi delle poppate e cambiare i pannolini.

Grazie a Clara Venturo e Marilena Brunetti, le due imprenditrici che hanno deciso di lanciarsi in questa innovativa iniziativa, tra qualche giorno anche le mamme tarantine avranno a disposizione gratuitamente in pieno centro, nella tradizionale zona dello shopping cittadino, una area “Baby Pit Stop” in cui, in condizioni di assoluta igiene e privacy, potranno allattare al seno i pargoli e cambiare i pannolini ai loro bambini.

Questa area è all’interno di “Fabula”, un innovativo punto di incontro delle famiglie in cui ci saranno anche un punto ristoro con prodotti biologici, nonché aree in cui i grandi potranno socializzare, rigorosamente senza cellulare, e zone ludiche in cui bambini giocheranno con giocattoli naturali, ovvero 100% plastica free!

Fabula, che ha aderito al network Made in Taranto, ha il sostegno della Sezione di Taranto dell’UNICEF e dell’associazione di volontariato “Simba”, attiva nei reparti pediatrici del territorio, che ha realizzato presso l’ospedale Santissima Annunziata la “Culla per la Vita”.

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