Vico Equense: due arresti per bombe carta, minacce e incendi

 Vico Equense: due arresti per bombe carta, minacce e incendi

(ANSA) – NAPOLI, 15 LUG – Un imprenditore edile vicano 37enne e un 34enne di pompei sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di sorrento in esecuzione di una misura cautelare emessa dal gip di torre annunziata su richiesta della procura oplontina per estorsione, incendio doloso, trasporto e uso di ordigni esplosivi, danneggiamento e, solo per il primo, concorrenza sleale in attività imprenditoriale. Lo scopo di bombe carta, incendi e minacce telefoniche oggetto di indagine era “soffiare” ricchi appalti a una ditta concorrente. gli indagati, tra il gennaio e il febbraio di quest’anno, avrebbero disposto il posizionamento di 2 bombe carta: una esplose davanti a un hotel di vico equense che la ditta aggiudicataria stava ristrutturando, l’altra davanti al garage privato del titolare dell’azienda. si ritiene anche che i 2 abbiano ordinato l’incendio di un autoarticolato dell’azienda concorrente: il mezzo venne dato alle fiamme mentre era parcheggiato in prossimità di una struttura che la ditta stava adibendo ad albergo, sempre a vico equense. ai gesti intimidatori aggiunsero una telefonata fatta a un dipendente dell’azienda presa di mira:-dite al “mastro” vostro che deve portare quell’offerta a vico equense-, intendendo con quelle parole che dovevano cedere i loro appalti per non avere altri problemi. i 2 arrestati sono sati tradotti in carcere.

A Vico Equense (NA) sono scattati due arresti per bombe carta, minacce e incendi posti in essere per sottrarre appalti alla concorrenza.
   In manette sono finiti, per tutti questi reati contestati, un imprenditore edile ed un 34enne di Pompei. Gli indagati, tra il gennaio e il febbraio di quest’anno, avrebbero disposto il posizionamento di due bombe carta: una esplose davanti a un hotel di Vico Equense che la ditta aggiudicataria stava ristrutturando, l’altra davanti al garage privato del titolare dell’azienda.

Secondo l’accusa i due avrebbero ordinato anche l’incendio di un autoarticolato dell’azienda concorrente: il mezzo venne dato alle fiamme mentre era parcheggiato in prossimità di una struttura che la ditta stava adibendo ad albergo, sempre a Vico Equense. Ai gesti intimidatori aggiunsero una telefonata fatta a un dipendente dell’azienda presa di mira: “Dite al ‘mastro’ vostro che deve portare quell’offerta a Vico Equense”, vale a dire dovevano cedere i loro appalti per non avere altri problemi.

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Redazione Tutto Sud News

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