Catanzaro: protesta dei sindacati contro la Regione Calabria per l’assenza di adeguate politiche sul lavoro

 Catanzaro: protesta dei sindacati contro la Regione Calabria per l’assenza di adeguate politiche sul lavoro

 

Dopo la massiccia manifestazione del mondo agricolo calabrese organizzata dalla Coldiretti , qualche settimana addietro, per protestare contro la scarsa attenzione della politica regionale verso le problematiche del settore e l’immobilismo della Regione, sono scesi i campo compatti i sindacati confederali (CGIL, CISL e UIL) per lamentare l’assenza di adeguate politiche regionali per far fronte all’emergenza lavoro che dovrebbe, invece, costituire una delle priorità della Giunta regionale.

 Per rappresentare la loro protesta e il grande malcontento che regna nel mondo dei disoccupati, del precariato calabrese, dei percettori in deroga, dei tirocinanti della giustizia, della scuola e dei beni culturali, si sono riversati oggi a Catanzaro, davanti alla sede della Giunta regionali tantissime persone con i rappresentanti sindacali, sventolando le bandiere dei rispettivi sindacati. Una protesta ordinata e pacifica, ma altrettanto determinata nelle richieste avanzate al presidente della Regione, Mario Oliverio, per sollecitare concrete politiche attive per il lavoro. “Basta con convegnistica – è stato detto-, propaganda elettorale e annunci. È arrivato il momento dei fatti concreti. Servono interventi che possano dare speranza ai calabresi, giovani e meno giovani, occupati e disoccupati. Basta scontri poi tra Regione e Commissario sulla Sanità. Occorre garantire i servizi, piuttosto, alle fasce più deboli della popolazione”.

“Al Governo regionale – hanno rimarcato i sindacati prima di incontrare l’assessore al lavoro, Federica Roccisano e il presidente Oliverio – mandiano messaggi molto chiari da diverso tempo. La pazienza ha un limite e oggi è totalmente esaurita. Così si compromette il confronto con la Regione in quanto fino ad oggi non sono arrivati fatti concreti a favore del precariato e dei lavoratori ex percettori di ammortizzatori in deroga”.

“La questione del trasporto – hanno sostenuto ancora Cgil, Cisl e Uil – è sotto gli occhi di tutti. C’è la vicenda degli aeroporti che non trova soluzione. Il porto di Gioia Tauro viene ridimensionato. Ancora aspettiamo l’operazione verità sulla partecipazione pubblica in Calabria e intanto società importanti come Fincalabra e Sorical soffrono un commissariamento che non porta progettualità e programmi”.

“Abbiamo aggregato – hanno aggiunto i sindacati – diverse tematiche del lavoro. Tutte attendono che partano i bandi per le politiche attive che aveva annunciato il Governatore. La Calabria è ferma sotto l’aspetto dello sviluppo del lavoro e non possiamo aspettare al riguardo solo la gestione delle risorse comunitarie. I giovani vanno via dalla Calabria: questo è un quadro che la Regione e il Governo nazionale non possono far finta di non capire”.

Alle forti proteste sindacali su tema del lavoro ed occupazione, si associa con toni ironici, ma altrettanto critici e determinati, la combattiva consigliera regionale Wanda Ferro, già candidata per il centrodestra alla carica di presidente alle elezioni regionali del 2014, rappresentando che il Presidente Oliverio, evidentemente, vive “una realtà parallela” da quella che i calabresi vivono ogni giorno nella loro realtà: ai sindacati e al mondo agricolo che protesta, ai dati comunicati nei giorni scorsi da Bankitalia che evidenzia il rallentamento dell’economia calabrese, il presidente sembra vivere una realtà diversa:

 “Al decimo piano della Cittadella – sono le parole della Ferro – c’è una Calabria che corre, investe, crea benessere e occupazione, garantisce i diritti, sotto la guida illuminata del centrosinistra; il resto della regione – rilancia Ferro – vive invece il dramma del precariato, l’assenza di politiche per il lavoro efficienti, le carenze nella sanità pubblica, l’odiosa disattenzione rispetto ai problemi della disabilità, la crescita del disagio sociale e del bacino della povertà assoluta, i tagli al settore dei trasporti che trascinano i territori nell’isolamento, l’assenza di programmazione di interventi infrastrutturali capaci di diminuire il gap tra la nostra regione e il resto del Paese, la totale inadeguatezza del governo regionale rispetto alla valorizzazione dei settori trainanti dell’economia calabrese, dall’agricoltura, al turismo, alla cultura”.

«Spero che il governatore Oliverio, totalmente sordo agli stimoli e alle proposte della minoranza – conclude Wanda Ferro – sappia almeno fare tesoro delle sollecitazioni che arrivano dai corpi sociali della Calabria, uscendo dalla propria realtà parallela per calarsi nella situazione di grave difficoltà in cui vivono tanti calabresi che, con la manifestazione sindacale di oggi, lanciano l’ennesima richiesta di aiuto».

Quale sarà la risposta e, soprattutto, le azioni che saranno poste in essere dalla Giunta regionale per far fronte concretamente all’emergenza lavoro in Calabria? Quali saranno i tempi? Quali saranno le misure per far fronte alle criticità evidenziate da Bankitaliia nel recente rapporto sull’economia calabrese dal quale risulta un’allarmante stagnazione nei principali settori produttivi?

L.B.

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