Lettera ad un governo mai nato

 Lettera ad un governo mai nato

Caro Governo Conte-Di Maio-Salvini, ci daremo del tu perchè provo un istintivo sentimento di tenerezza verso un soggetto a cui è stato impedito, probabilmente, il sacrosanto diritto di vedere la luce, maltrattato ancor prima di nascere . Francamente, in tanti anni, non ho memoria di tanta acrimonia verso un governo in via di formazione.

Ti hanno accusato di tutto e di più ancor prima di emettere il primo vagito , di fare i primi passi, eri brutto a prescindere e quindi indegno di esistere, mai visto giornali, commentatori, politologi, politici e pseudo tali, filosofi, soubrette, saltimbanchi, blogger e chi più ne ha più ne metta, dall’Italia e dall’estero , così uniti nel condannarti senza appello.

Ti hanno accusato delle più gravi nefandezze prima ancora di compierle: governo di incompetenti, irresponsabili, bugiardi, truffatori, rovina degli italiani, dilapidatori dei risparmi ecc. ecc. ecc. . Ho provato tanta tristezza nel vedere come ci abbiano trattato male e deriso i nostri vicini d’Europa e da oltre Oceano, dispiacere nel vedere una fetta della classe politica nostrana  cavalcare e condividere questi giudizi oltraggiosi per puri interessi di bottega anziché reagire, avere uno scatto di orgoglio , indignarsi ed insorgere a difesa della nostra dignità di Paese, a prescindere dal posizionamento politico.

Eppure mai, come in questo caso,  si erano visti nei ministeri più importanti persone competenti, di spessore, capaci di condurre al meglio quelli che in gergo vengono definiti “dicasteri chiave”,  eppure tutto è saltato per colpa di un sol nome, tal professor Paolo Savona. Persona unanimemete definita competente, rispettata in Italia ed all’estero, dal curriculum mostruoso , specializzata al Mit di Boston, inizio carriera  nell’ufficio studi della Banca d’Italia, direttore generale di Confindustria e tra i fondatori dell’università romana dell’associazione degli imprenditori Luiss, presidente del Fondo interbancario di tutela dei depositi, di Impregilo e tanto , tanto altro ancora ma, purtroppo, invisa oltralpe per via della sua posizione “euroscettica” o, molto più  probabilmente, per la sua posizione fortemente critica verso la politica di Berlino.

Il prof, senza tanti giri di parole, sostiene da un pò di anni, che la Germania non ha cambiato la visione del suo ruolo in Europa dalla fine del nazismo, pur avendo abbandonato l’idea di imporla militarmente. Partendo da queste premesse l’economista avrebbe dovuto  essere portavoce del nostro malcontento e colui che avrebbe posto sul tavolo il problema di ridiscutere seriamente, con i partner europei, non l’uscita dall’euro ma  le correzioni da apportare ai patti che reggono l’Unione Europea. Ma , evidentemente, questo scatto di orgoglio italico, è qualcosa con  cui  questa Europa a trazione tedesca  non è abituata a fare i conti,  incline,semmai,  a dare ordini e dettare i compiti da imparare e svolgere a testa china.

Non è un caso che gli inglesi abbiano votato per uscire dall’Europa, a costo di pagare dazio, proprio per via di questo modo di procedere sotto dettatura e dittatura tedesca ed a determinare la vittoria della Brexit siano state le fasce di votanti over 50 e soprattutto over 65, una generazione che ha dovuto fare i conti con la fase post bellica. Anche a te, caro governo mai nato, era venuta la voglia di alzare la testa e dire agli amici europei che così non si poteva andare avanti, che le cose son cambiate e soprattutto c’è un popolo che, esausto e stanco di fare sacrifici fin qui inutili, pretende maggior rispetto ed un futuro più roseo, ma ti è andata male , stroncato, finito, kaput prima di nascere!

Spread triplicato e borsa di Milano che brucia decine di miliardi di euro in meno di una settimana,  piccolo messaggio dei mercati per far capire chi  realmente comanda e per mettere velocemete la politica in riga ( Grecia docet). Il Presidente Mattarella non ti concede fiducia e, per rasserenare i mercati ed i partners europei,  chiama velocemente il traghettator Cottarelli, mister spending review, venticinque anni al Fondo Monetario Internazionale e sei alla Banca d’Italia. Immagino già Mattarella, rivolgendosi al Presidente del Consiglio incaricato,  dirgli : ” Ma Carlo non aver paura di stilare un programma di rigore, non è da questo particolare che si giudica un economista”.

Da domani , siamo sicuri, lo spread calerà e le borse torneranno, come si dice in gergo, in territorio positivo, dimostrazione pratica di come l’Europa in fondo ci vuole bene se facciamo i bravi bambini e non ci ribelliamo ai grandi e questo messaggio varrà per le prossime elezioni: attenzione, stavolta, a chi darete la vostra preferenza! Probabilmente dovremo essere grati anche a te, governo mai nato, perchè hai messo un pò di paura ai nostri vicini d’Europa e qualcosa dovranno pur concedere o promettere di farlo per farci contenti e dimostrare che con un governo amico e con le buone maniere qualcosa si può ottenere. Tra pochi mesi, quindi,  si tornerà a votare: vincerà la paura, la lezione sortirà i frutti sperati , saremo tutti “Cottarelli e Mangiati “, continueremo ad essere Italietta o si ripeterà lo scontro dei giorni scorsi, magari amplificato? Fossi in Berlino non canterei vittoria!

D.G.

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