Puglia: il Presidente Emiliano chiede l’ammissione della Regione al tavolo ILVA

 Puglia: il Presidente Emiliano chiede l’ammissione della Regione al tavolo ILVA

????????????????????????????????????????????????????????????

“Adesso non ci sono più alibi, bisogna parlare di Piano Ambientale e quindi di tutela della salute dei cittadini di Taranto” ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commentando il via libera dell’Antitrust UE all’acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal sotto condizione. L’Ilva è una società per azioni, in amministrazione straordinaria, che si occupa prevalentemente della produzione e trasformazione dell’acciaio. Con il nome della originaria azienda fondata nel 1905, è nata sulle ceneri della dismessa Italside. L’ampio pacchetto di misure correttive include l’eliminazione del gruppo Marcegaglia dal consorzio di acquisto e numerose cessioni tra cui gli impianti di ArcelorMittal di Piombino, oltre a Liegi (Belgio), Dudelange (Lussemburgo), Skopje (Macedonia), Ostrava (Repubblica ceca) e Galati (Romania). Per Bruxelles la vendita ad ArcelorMittal di Ilva deve contribuire al risanamento ambientale di Taranto.

“Per parlare del Piano Ambientale non si puó continuare a tenere fuori dal tavolo Ilva la Regione Puglia nel vano tentativo di isolarla. La Regione Puglia – dice Emiliano – non si farà ricattare e non cederà alle pressioni indebite. Non rinunceremo mai al ricorso contro il Dpcm senza avere concordato con i tarantini e con tutte le parti politiche e sindacali ogni dettaglio del contratto. E soprattutto difenderemo con tutte le nostre forze la salute dei tarantini e i posti di lavoro. Proprio in questi giorni abbiamo capito che la patomima della trattativa di Calenda con Arcelor Mittal nascondeva un contratto già firmato sin dall’inizio dal Ministro dello Sviluppo economico che già disponeva il licenziamento di tutti i lavoratori e la riassunzione di solo diecimila di essi con nuovi contratti jobs act e con una forza lavoro a regime di soli 8500 lavoratori e quindi con il dimezzamento degli occupati Ilva. Senza parlare delle clausole che rendono improbabile la totale attuazione del piano ambientale. Serve un diverso approccio, serve che questo governo scaduto smetta i tentativi di accelerare i tempi di una trattativa opaca e parziale”.

“Il prossimo 20 giugno – aggiunge Emiliano – la Regione Puglia lancerà a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo, la consultazione pubblica dei cittadini di Taranto e dei pugliesi, nelle forme previste dalla legge, per definire un piano strategico di intervento e sviluppo del territorio, a partire dall’area di Stabilimento fino ad arrivare al cuore della città. L’intento è quello di unire la conoscenza e la ricerca tesa alla produzione di acciai ‘intelligenti’, di qualità, e non processi produttivi massivi (basati su grandi quantità) come gli attuali, la tutela del lavoro previa riqualificazione del personale attraverso piani formativi specifici atti a fornire le competenze nel campo delle bonifiche ambientali, l’utilizzo di tecnologie ibride qualificate basate sul principo della minimizzazione delle emissioni ‘zero emission’.

Il Piano sarà composto da due proposte, la prima basata sulla ipotesi di rimeditazione da parte del nuovo Governo nazionale dei 13 decreti legislativi intercorsi fin oggi, la seconda sul generale ripensamento dell’attività produttiva, come precedentemente detto, comunque sempre nel rispetto delle norme ambientali”.

 

 

Foto:Controradio

 

Per una stampa libera

Tutto sud news offre ogni giorno, gratuitamente a tutti i lettori
notizie, approfondimenti ed altro.
Tutto questo lavoro richiede, però, un costo economico che la pubblicità da sola non copre.
Per questo vi chiediamo di sostenerci dando un contributo minimo ma fondamentale per il nostro
giornale, una voce libera.
Diventa sostenitore cliccando qui


Redazione Tutto Sud News

https://www.tuttosudnews.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.