Il capo della giunta militare thailandese, il generale Prayut Chan-O-Cha, è andato sul posto venerdì per sostenere le famiglie e coordinare dell’operazione di salvataggio, che coinvolge un migliaio di uomini tra cui militari statunitensi e subacquei britannici. Anche i monaci buddisti stazionano in preghiera davanti alla grotta per portare conforto alle famiglie dei ragazzi.

Dopo una sospensione delle operazioni di immersione di giovedì a causa di un alto livello di acqua nonostante le pompe installate, la ricerca acquatica è ripresa di notte. I sub si  sono tuffati per diverse ore  per cercare di raggiungere il luogo in cui il gruppo si sarebbe rifugiato. La lotta contro il tempo per salvare la vita di questi ragazzini continua anche se dopo sei giorni dalla scomparsa, le possibilità di sopravvivenza diminuiscono.

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