APe Social e Precoci: Gentiloni ha firmato i decreti attuativi

 APe Social e Precoci: Gentiloni ha firmato i decreti attuativi

 

Lo ha annunciato ieri sera il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, con un avviso su Twitter, ufficializzando il testo definitivo del provvedimento che rende attuativa la prima parte della Riforma delle Pensioni contenuta nella Legge di Stabilità 2017, ossia l’anticipo pensionistico APe Social a carico dello Stato, per disoccupati e lavoratori disagiati, nonché la pensione agevolata per i medesimi lavoratori che siano anche precoci.

L’APe Social è una misura assistenziale. Le domande per l’accesso all’Ape Sociale, per chi matura i requisiti entro fine 2017, devono essere  presentate entro il 15 luglio, mentre le domande presentate oltre il 15 luglio 2017 e il 31 marzo 2018 e comunque non oltre il 30 novembre saranno prese in considerazione esclusivamente se all’esito del monitoraggio residuano le necessarie risorse finanziarie.

Requisito principale per poter accedere a questa indennità è costituito da raggiungimento di una età anagrafica di 63 anni con una contribuzione minima di 30 anni, per i disoccupati, oppure assiste un parente diretto portatore di handicap grave, oppure se lo stesso lavoratore ha una invalidità civile pari o superiore al 74%. Il requisito contributivo è elevato a 36 anni per i cosiddetti lavoratori “gravosi social”, ovvero coloro che rientrano nelle 11 categorie comprese nell’apposito elenco allegato al decreto.

Per coloro che hanno maturato i requisiti dal 1° maggio scatterà la decorrenza del trattamento retroattivo fino a 1.500 euro lordi al mese.

Chi raggiungerà i requisiti nel 2018 dovrà fare domanda entro il 31 marzo 2018.

Per coloro che hanno maturato i requisiti dal 1° maggio verrà garantita la decorrenza del trattamento (fino a 1.500 euro lordi al mese) con una retrodatazione. Potranno accedere all’Ape ex lavoratori che hanno avuto un ammortizzatore ed è scaduto, mentre rimarrebbero esclusi i rari casi di licenziati da contratti a tempo determinato con una durata di meno di 13 settimane.

Rimane il “divieto di cumulo” tra il trattamento Ape sociale e altri redditi da lavoro tra 4.800 e 8mila euro l’anno.

Entro il 15 ottobre l’INPS dovrà dare risposta agli interessati dell’accoglimento delle istanze presentate entro il mese di luglio e entro il 30 giugno 2018 per le domande che saranno presentate entro il 31 marzo 2018.

 

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Redazione Tutto Sud News

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