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Hello, world. My first look at my forever home. “Ciao, mondo. Il mio primo sguardo alla mia casa per sempre”; con questo saluto sull’account Twitter il rover ha inviato la prima immagine in bianco e nero della superficie di Marte sulla Terra .

Questo saluto e questa foto sono, soprattutto, la testimonianza dell’avvenuto atterraggio in sicurezza del rover Perseverance della NASA su Marte.

Il suo viaggio è durato quasi sette mesi e ora inizierà il processo di raccolta di campioni di nucleo roccioso che verranno conservati in tubi di metallo per il ritorno sulla Terra in future missioni.

I campioni sono la chiave per capire se una volta esisteva la vita sul pianeta in cui gli Stati Uniti sperano ora di inviare gli esseri umani già nel 2030.

Il rover, altamente avanzato, è programmato per svolgere una missione che durerà per un anno su Marte, o circa 687 giorni terrestri.

Intorno a questa missione tante speranze ed aspettative: Perseverance, che è il rover più avanzato della NASA fino ad oggi, è stato incaricato di quattro missioni principali, tra cui testare la produzione di ossigeno nell’atmosfera marziana per prepararsi alle missioni con equipaggio.

Il rover è atterrato vicino al cratere Jezero, che gli scienziati ritengono possa contenere i segni dell’antica vita microbica che Perseverance sta cercando.

 Il cratere era un tempo il sito di un lago tentacolare e del delta del fiume che teoricamente avrebbero ospitato condizioni ottimali per la vita e la conservazione dei microrganismi.

Il rover, nonostante le piccole dimensioni è un concentrato di sofisticate tecnologie: al suo interno anche un drone noto come Ingenuity, che dovrebbe effettuare il primo volo a motore sul pianeta rosso.

Il drone acquisirà le prime immagini visive del loro genere della superficie del pianeta che potranno essere ritrasmesse alla Terra.

Perseverance trasporta anche microfoni che consentiranno agli umani di ascoltare il primo audio del pianeta.

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