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La Cina e il Nepal martedì hanno, finalmente, posto fine ad una disputa lunga anni sull’altezza della cima della montagna più alta del mondo, annunciando entrambi la sua attuale altezza a 8.848,86 metri (29.031,69 piedi).

L’ultima misurazione è stata annunciata dopo che i presidenti dei due paesi si sono scambiati lettere che dichiaravano la nuova altezza del Monte Everest, che la Cina chiama Mt. Qomolangma.

“L’annuncio della nuova altezza del Monte Qomolangma ha il significato di collegare il passato e costruire il futuro”, ha così scritto il presidente cinese Xi Jinping nella sua lettera alla controparte nepalese Bidya Devi Bhandari.

Xi ha detto che il monte Everest è “un importante simbolo di amicizia tra i due paesi da generazione in generazione” e che “la Cina è pronta a lavorare con il Nepal per promuovere attivamente la protezione ecologica e ambientale, la cooperazione nella ricerca scientifica sul Monte Qomolangma, proteggere il tesoro comune e patria dei due popoli”.

Una breve cerimonia si è tenuta contemporaneamente a Pechino e Kathmandu, alla presenza dei ministri degli Esteri Wang Yi e del suo omologo nepalese Pradeep Gyawali.

Sulla stessa lunghezza d’onda il nepalese Gyawali, che ha definto “storico” questo giorno. Kathmandu lavorava su questa problematica dal 2011.

In precedenza, i cartografi cinesi avevano affermato, nel 2005, che l’altezza del Monte Everest fosse 8.844 metri, mentre le loro controparti nepalesi ribattevano che fosse 8.847 metri.

La differenza di tre metri era stata il risultato di metodi di misurazione divergenti, con la Cina che calcolava “l’altezza della roccia” sotto la neve, mentre il Nepal misurava “l’altezza della neve” includendo la calotta nevosa, secondo il quotidiano cinese Global Times.

Inoltre si pensa che anche i terremoti avvenuti nella regione abbiano influenzato l’altezza della montagna.

Finalmente le differenti posizioni hanno trovato, nella nuova misurazione, un punto d’incontro.

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